Il Castello di Orsera fu il palazzo e la residenza del vescovo di Parenzo, che governò Orsera nel periodo dal VI secolo fino al 1778. Il castello attuale è fondamentalmente una costruzione medievale, che fu ampliata e barocchizzata nel XVII secolo. Con l’insediamento del governo veneziano, nel 1778, il Castello fu tolto alla Chiesa e laicizzato. Nel XIX secolo divenne proprietà della famiglia Vergottini. Fu restaurato nel 2001 ed attualmente è adibito ad edificio abitativo ed a luogo di villeggiatura di proprietà privata.
Il Castello di Orsera fu il palazzo e la residenza del vescovo di Parenzo, che governò Orsera per più di mille anni.
Il palazzo domina il panorama di Orsera ed è perfettamente visibile dall’ingresso orientale in città, dal mare aperto, e dall’ isola di S. Giorgio. Si tratta dell’edificio storico più alto ed importante nell’area di Orsera.
Il castello che attualmente si ammira è il risultato di una trasformazione avvenuta attraverso i secoli. L’antico castello di Orsera, infati, fu eretto in questo luogo nel IX secolo e certamente era di dimensioni notevolmente minori dell’odierno. Nelle fonti archivistiche il castello viene menzionato con il nome di castrum Ursariae Esso era la sede della Contea di Orsera ed il luogo in cui il vescovo di Parenzo redasse molti documenti nel corso dell’età medievale e moderna e fu il vescovo parentino Ottone (1256- 1282) a rinnovarlo, Come risulta dai dipinti il Castello era situato nel punto più alto dell’abitato e aveva le caratteristiche di una fortezza.
Nel XVII secolo al tempo del vescovo parentino Adelasio fu completamente ristrutturato, barocchizzato e ampliato. Il castello aveva allora delle mura di difesa con torri romaniche, feritoie, scuderie e uno spazio residenziale. Fu laicizzato e nazionalizzato nel 1778 nel quadro politico del governo veneziano ed in seguito, nel XIX secolo, divenne proprietà della famiglia Vergottini. Il vescovo di Parenzo risiedeva regolarmente nel castello, specialmente nei periodi di guerra, di epidemie e di pericolo. Il castelo andò in rovina gradualmente dopo l’ abolizione della Contea di Orsera nel 1778 e dopo la sua nazionalizzazione. L’edificio è stato rinnovato nel 2001 ed oggi viene utilizzato come spazio abitativo e di villeggiatura di proprietà privata.
Nella storia documentata di Orsera il castello rappresenta senz’altro l’edificio più importante e più spesso menzionato.
Nella storia documentata di Orsera il castello rappresenta senz’altro l’edificio più importante e più spesso menzionato. Era la sede del vescovo parentino e in esso furono redatti molti documenti di grandissima importanza per la storia di Orsera, del suo territorio e di tutta l’Istria. Si trattava di un oppidum, meglio di un castrum nel vero senso della parola, che si sviluppò dal tardo-antico, o meglio altomedievale mi rifugio (refugium). Nelle fonti diplomatiche bisogna intendere con cautela il concetto di castrum Ursariae, poiché esso comprendeva non solo il castello di Orsera, ma anche lo stretto nucleo residenziale fortificato della città vechia, collocata tra le mura.